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La nostra filosofia


Il professore deve mantenere un modus operandi diverso con ogni singolo giocatore, ma alla fine la meta comune è quella di voler raggiungere il miglior risultato con il minimo sfrorzo possibile, e cioè che il suo risultato migliori. Come ha detto Luis Aragones: “attraverso la via civile o criminale”.

Ogni giocatore di golf è diverso – si definisce per il suo corpo e la sua mente. Ciascuno impara, per piú o meno esperienza sportiva che sia simile al golf, ad una velocità e profondità diverse. Tutto ció obbliga il professore a riconoscerlo e di conseguenza a modificare il modo di insegnare.

Noi differenziamo:

  • Imparare la meccanica del golf
  • Imparare giocando
  • Lezioni specifiche per giocatori esperti e con handicap (che possono essere ad esempio: regole, situazioni di semi-rough, posizioni di palla alta/bassa, strategia, etc..)

Una tennica piú o meno solida è una abilitá che è stata perfezionata. Per arrivare ad avere un’ abilitá, dobbiamo lavorare sui seguenti passi.

1. Elaborare un concetto
2. Sentirlo
3. Pulirlo
4. Crederci
5. Allenarsi sotto la stessa pressione che abbiamo in campo.
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Con ciascuno dei giocatori avanzati (avanzati sono quelli che hanno per lo meno uno o due anni di esperienza), il coach si chiede: “come inizio con questo giocatore”. Si tratta di trovare un obiettivo in comune, un obiettivo che il giocatore possa raggiungere.
La parte interessante di questo concetto è che conosciamo dei giocatori con caratteri diversi, con modi diversi di risolvere situazioni…con piú o meno voglia/tempo di fare pratica.
Per questa ragione, una volta che abbiamo stabilito l’ obiettivo, dobbiamo essere d’ accordo su come raggiungerlo, come fare pratica, che esercizi sono migliori per arrivare alla meta.

Per i giocatori esperti dividiamo la fase di formazione in due parti:

Imparare con il professore e migliorare con il coach.

Il professore di golf insegna per esempio un colpo, come fare per colpire bene la palla, che vada all’ altezza giusta per poter coprire tutta la distanza necessaria. E’ aggiungere informazione per creare una tecnica di base.

Il passo successivo è perfezionare la tecnica con diversi esercizi fino a che il giocatore ottenga controllo sui diversi tipi di colpi e che possa cambiare da un colpo all’altro senza problemi.

Quando l’ allievo sa cosa deve fare, dobbiamo eliminare informazione. Sembra strano, ma a questo punto il corpo sa già come eseguire un colpo. Non c’ è piú bisogno di dirglielo ogni volta con conversazioni interiori. A partire da questo momento possiamo concentrarci sul volo della palla, dove deve rimbalzare, quanto girare, dove fermarsi.

Il campo di golf ci esige essere capaci di cambiare i colpi, di adattarli ad una situazione specifica. Qui entra in gioco il coach. Il coach aiuta ad applicare conoscenze e capacità sul campo mantenendo la sicurezza in se stessi.

Il transfer di capacitá è come su una scala. Dal primo contatto fino a saper fare un gesto, è necessario fare dei passi specifici.

1. Avere chiarezza concettuale
2. Riuscire ad essere efficiente
3. Migliorare la tennica
4. Trasportare capacitá sul campo

Per imparare ad essere efficienti, il coach crea una situazione specifica che permette all’ allievo di imparare senza pressione. Deve assaporare il piacere di raggiungere la meta.

Ad esempio durante le lezioni:

Un giocatore impara il colpo di Pitch, tira bene la palla. Peró ha dei problemi a controllare la distanza, 40/50/60/70 metri. Mentre pratichiamo dobbiamo imparare a percepire le differenze nei movimenti sia per lunghezza che per accelerazione.

Il giocatore lavora sulle sensazioni di potenza. Ogni persona ha una percezione diversa. Aggiungiamo esercizi specifici che creano una sensazione giusta per uno specifico giocatore. La zona di pratica del nostro campo di golf ci aiuta in questo senso, visto che possiamo utilizzarla nella forma che risulta piú efficace. Riduciamo la lunghezza delle sessioni. Studi sulla interiorizzazione dell’ apprendimento indicano che sessioni corte obbligano il corpo ad imparare e memorizzare piú velocemente.